Terzo Settore
La H.E.R. è un Ente del Terzo Settore. Fin dalla nostra costituzione, abbiamo promosso progetti di supporto agli associati o a terzi in stato di necessità e di svantaggio sociale, fisico, psichico, economico, lavorativo o familiare, sia con le nostre risorse o con il supporto di fondi pubblici, collaborando con essi e altri organismi di tipo associativo e fondazioni. Abbiamo lavorato a fianco degli enti pubblici contrastando forme di povertà sia materiali che spirituali, abbiamo contribuito allo sviluppo del ‘capitale sociale’, promosso l’inclusione sociale e culturale, abbiamo sostenuto contesti educativi per insegnare, ad avere fiducia in se stessi e negli altri,spirito civico, solidarietà, in difesa della natura, della pace e della libertà. Abbiamo inserito nel 2015 un’Area dedicata alle aziende attraverso la quale forniamo l’accesso ad una serie di finanziamenti, beni e di servizi destinati a dare risposte a bisogni che riguardano la vita dell’impresa, l’innovazione, la formazione professionale dei lavoratori, ma anche il loro benessere personale e familiare. Attraverso l’area impresa vogliamo diffondere una cultura ecologica e sostenibile del lavoro che possa incidere positivamente sui processi di sviluppo economico, su scala locale e nazionale. Sempre attraverso l’Area Impresa, ci stiamo mobilitando ad attuare politiche attive del lavoro e di welfare aziendale e territoriale e di sistema. Crediamo che il benessere del sistema passi principalmente, in questo momento, attraverso la difesa del Lavoro, della possibilità di aiutare imprenditori, lavoratori, giovani, donne, persone a sostenere vecchie imprese e nuove attività insieme, a riscrivere un’economia che passi attraverso il saper essere e il saper fare. Il nostro intento è supportare alla radice l’economia di base, le idee e sviluppare un effetto a catena il cui risultato finale sarà il benessere di tutti e dell’ambiente.
Da questa esperienza è nata H-For Impresa Sociale, che ha il compito di concretizzare attraverso la RETE H-For tutti i principi espressi dalla realizzazione di azioni atte a generare una complessiva strategia di mutuo aiuto e sviluppo tra le imprese. Vogliamo generare una nuova forma di intendere il Lavoro, la competitività, e costruire su queste basi una nuova economia.
Riforma Terzo Settore
Una delle grandi novità della normativa sul non profit in Italia è la riforma del Terzo Settore che si attua attraverso il D.Lgs117/2017 e le successive modifiche e integrazioni, il quale ne mette in chiaro le caratteristiche e le funzioni. Il Terzo Settore è costituito da diversi enti, ora accomunati da uno stesso profilo giuridico, dall’iscrizione al registro unico nazionale del terzo settore (R.U.N.T.S.) e dal rispetto della regola della sussidiarietà. Queste organizzazioni devo essere formalmente costituite, autogovernanti, senza distribuzione di profitto, con la presenza di lavoro volontario.
Da dove deriva il termine Terzo Settore?
Nel sistema economico e sociale esiste un primo settore che è rappresentato dallo Stato, un secondo settore, che è costituito dal Mercato, un terzo settore, che è appunto il Terzo Settore che è costituito da entità sociali come Onlus, ONG, Organizzazioni di Volontariato, A.p.S., A.S.D., Fondazioni, Cooperative, Imprese sociali, che agiscono con meccanismi di solidarietà e reciprocità, realizzando il “bene comune”, diversamente da come lo produce lo Stato perché il terzo settore, produce “beni comuni relazionali”, in quanto richiede la collaborazione tra chi lo offre e chi lo riceve, e spesso i soggetti da cui si ricevono le risorse non sono i destinatari del bene. Il terzo Settore corregge le distorsioni generate dallo stato e dal mercato, utilizzano risorse pubbliche o private, infine potremmo dire che Il Terzo Settore è livello intersoggettivo più prossimo ai cittadini, che costituiscono insieme alla “famiglia” il Quarto Settore.
Il Terzo Settore può essere interpretato come un progetto di ‘economia civile’ capace di incoraggiare quei processi di ‘reciprocità istituzionale’ necessari alla promozione del ‘coordinamento orizzontale’ della società.
RETE H-FOR PER FORMAZIONE, LAVORO, ECOLOGIA E SOSTENIBILITÀ
Il progetto di Rete H-For con le Imprese partecipanti e i soggetti che collaborano ha lo scopo di incentivare ed accrescere il livello della propria competenza e conoscenza al fine di rendere più efficaci i risultati rispetto alla competitività, in una logica di miglioramento continuo. L’oggetto principale del programma è la formazione. Su richiesta specifica da parte dei retisti, su progetti specifici, in una logica di condivisione e scambio di know how e/o di esperienze tra cliente e fornitore, sempre nel rispetto della volontà espressa e previa autorizzazione delle parti coinvolte, per il corretto impiego di una tecnologia o anche, più semplicemente, di una macchina o di un impianto; o per il possesso di cognizioni specifiche necessarie per svolgere in modo ottimale un’attività, una professione, al fine di promozione e valorizzazione del prodotto o servizio offerto. In particolare, il progetto si concretizza nell’adozione di interventi coordinati finalizzati ad aumentare la penetrazione commerciale del prodotto italiano e servizi, lo studio della ricerca sinergica di produzioni attente alle esigenze ambientali e sociali. il programma della rete è organizzato secondo esercizi annuali, coincidenti con l’anno solare. Considerate le urgenze del delicato periodo della pandemia, ci si concentra naturalmente anche sullo sviluppo del modello di lavoro aziendale per l’attivazione di smart working, elaborazione di procedure e definizione degli aspetti legali, come la gestione dei dati aziendali e determinate normative. H-For collabora anche con il disability manager per definire i protocolli da adottare per inserimento in organico di soggetti con disabilità, così da valorizzare ogni lavoratore. Nella fattispecie, si impegna a mappare la situazione interna di ogni azienda riguardo a persone con disabilità o con bisogni particolari ed a realizzare nuove soluzioni, prodotti, servizi per la disabilità coprogettate da persone con disabilità maker designer e attori del territorio. Attua anche il Community building, ovvero vuole avviare sul territorio una community di “prosumer” che sia in grado di condividere e diffondere la conoscenza sulle soluzioni adottate. Si adopera anche per la definizione delle linee guida per reinserimento lavorativo dopo lunghi periodi di assenza, un’urgenza ancora una votla molto attuale.
Gli obiettivi principali sono:
– formazione
– ricerca e innovazione con l’attenzione alle esigenze e alla salute del consumatore
– sviluppo di iniziative di studio e progetti anche a carattere imprenditoriale finalizzati alla sostenibilita’ ambientale e sociale secondo principi di etica sociale di impresa
– ricerca e analisi del mercato al fine di promuovere e difendere l’opera del prodotto italiano anche a carattere intellettuale e/o scientifico
– miglioramento della catena logistica e degli approvvigionamenti, aumentando la sinergia tra le parti contraenti
– condivisione di know-how e matching tra aziende retiste
– potenziamento della capacità contrattuale in ogni ambito di operatività delle aziende
– sviluppo della rete attraverso una incisiva politica commerciale, ricerca di canali e mercati di vendita nuovi e politiche mirate di gestione dei marchi;
– ottimizzazione dei servizi, coordinando le funzioni che possano essere svolte in comune allo scopo di razionalizzare i costi e la gestione delle risorse umane e professionali
– sviluppo del capitale umano delle imprese anche mediante iniziative e percorsi condivisi di selezione, formazione e valorizzazione delle risorse umane e servizi di mutua assistenza
– creazione di centri di competenza e assistenza tecnica e finanziaria per lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali (incubatori, centri di formazione, laboratori di ricerca e sviluppo, ecc.) nell’ambito delle finalità di questo contratto
– accesso anche a contributi pubblici e privati che siano utili per raggiungeregli scopi del contratto di Rete
La Rete, ai fini di tale analisi, tiene conto:
– dell’incremento qualitativo delle competenze e delle conoscenze deilavoratori appartenenti alle aziende in rete;
– della capacità della Rete dei soggetti Istituzionale collaboranti alla realizzazione dei piani formatividi organizzare un piano per utilizzare irisultati della formazione al fine di favore lepolitiche attive del lavoro
– dell’incremento quantitativo e qualitativo della produzione;
– dell’abbattimento dei costi di produzione;
– della sostenibilità e della protezione dell’ambiente e dell’ecologia;
– della sostenibilità e della responsabilità sociale.
MAG 4
L’obiettivo dalla MAG consiste nella creazione di un circuito economico alternativo che realizza un canale indipendente di finanziamento, più equo e dignitoso, che si oppone alla logica bancaria del “dare a chi ha già”. Il denaro è qualcosa che non deve per forza definire chi siamo, ma uno strumento che dobbiamo essere in grado di usare. Prima vengono le persone.
Ciò si traduce in alcuni valori fondamentali sia per l’attività interna che per le relazioni con i soci: trasparenza nella gestione, partecipazione democratica, salvaguardia dell’ambiente, relazioni solidali, reinvestimento non speculativo degli eventuali utili realizzati.
Le MAG sono un soggetto molto specifico e connotato all’interno del panorama della finanza etica, dentro il quale purtroppo si muovono anche soggetti che a nostro parere di etico hanno ben poco, e spesso si sono solo dati una bella pennellata ‘solidale’.
Al fine di tutelare la propria specificità, le MAG hanno quindi scritto un manifesto in cui si identificano, il Manifesto della finanza mutualistica e solidale.
Tutte le MAG esistenti lavorano coerentemente ai principi in esso espressi.
Questo significa per la MAG4, vivere e lavorare secondo il principio in base al quale l’uomo è il valore fondamentale: nessun essere umano deve essere discriminato né emarginato.